giovedì 11 giugno 2009

Il presidente Napolitano e i magistrati “protagonisti”

Ripeto: Napolitano ha perso l'ennesima ottima occasione per stare zitto. Ecco un articolo di Marco Travaglio in proposito, su l'Unità di oggi.

Mentre il presidente del Consiglio definisce «grumi eversivi» e «nemici politici» i giudici che han condannato il suo amico David Mills per essere stato corrotto da lui, impunito e impunibile per Lodo ricevuto; mentre racconta che suo padre, grande educatore, «mi diceva sempre: se vuoi far del male al prossimo devi fare il delinquente, o il pm, o il giornalista»; mentre impone alle Camere di abolire, senza discutere, le intercettazioni e la cronaca giudiziaria; mentre il procuratore di Napoli sottrae al pmtitolare, avoca a sé e stralcia le indagini sul sottosegretario Bertolaso per la truffa dei rifiuti «per non intralciare l’azione del governo»; mentre il procuratore di Verona che indaga sui nazisti viene pestato in strada dai nazisti; mentre partiti mandano al Parlamento europeo 4 pregiudicati e una decina di indagati, anche per mafia; mentre la Procura di Roma si arrampica sugli specchi per far archiviare il caso Berlusconi-Saccà e sequestrare per «violazione della privacy» le foto che ritraggono il premier con nani e ballerine aviotrasportati su aerei di Stato; mentre non si trova quasi più nessun pm che indaghi sui potenti o protesti contro le leggi che lo disarmano; mentre l’Anm non osa neanche pronunciare la parola «sciopero» e il Csm si dedica a cacciare anziché a difendere le poche toghe scomode superstiti; ecco, mentre accade tutto ciò, il capo dello Stato va al Csm e denuncia il «comportamento impropriamente protagonistico» di certi magistrati e gli «elementi di disordine e tensione che purtroppo si sono clamorosamente manifestati in talune procure». Magari.

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