lunedì 23 marzo 2009

Genchi diffidato, Manganelli intervenga: firma anche tu!

Importantissimo appello da firmare, tratto dal blog di Salvatore Borsellino:
http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1199:genchi-diffidato-manganelli-intervenga-firma-anche-tu&catid=2:editoriali&Itemid=4
Scritto da Marco Bertelli
Domenica 22 Marzo 2009 19:13

La redazione di www.19luglio1992.com invita tutti gli utenti del sito a sottoscrivere e sostenere con forza la lettera aperta inviata dal direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni al capo della Polizia dott. Antonio Manganelli presso il link:

GENCHI DIFFIDATO, MANGANELLI INTERVENGA: FIRMA ANCHE TU!
Le firme ed i commenti verrano raccolti e recapitati al dott. Manganelli per testimoniare la preoccupazione dell´opinione pubblica sugli sviluppi del cosiddetto “caso Genchi”, ovvero un caso creato ad arte da singoli esponenti delle istituzioni e del mondo dell´informazione per coprire con una cortina fumogena i gravissimi fatti ed indizi di responsabilità penale che stavano emergendo a carico di alcuni indagati nell´ambito dell´inchiesta WHY NOT condotta dal PM di Catanzaro Luigi de Magistris ed a questi avocata in modo illeggittimo il 20 ottobre 2007 (leggi il decreto di sequestro probatorio emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno il 2 dicembre 2008).

Abbiamo appreso il 13 marzo 2009 che il dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell´Interno ha avviato un procedimento disciplinare a carico del funzionario di polizia Gioacchino Genchi che rischia ora la sospensione dal servizio. Il procedimento disciplinare si riferisce al contenuto di un´intervista, definita "non autorizzata", che il vice-questore Genchi ha rilasciato al giornalista Pietro Orsatti del settimanale LEFT. Il dott. Genchi é stato anche diffidato a rilasciare altre interviste senza preventiva autorizzazione.

Riteniamo che un provvedimento disciplinare a carico del dott. Genchi per le dichiarazioni rilasciate sia totalmente ingiustificato. Il dott. Genchi si trova in questo momento al centro di una pericolosa campagna di delegittimazione basata sul nulla di fatto, in quanto la Procura della Repubblica di Salerno ha già accertato con il decreto di sequestro probatorio del 2 dicembre 2008 la perfetta legittimitá dell´operato del dott. de Magistris e del suo consulente informatico Genchi nell´ambito dell´inchiesta WHY NOT. In particolare riguardo all´avocazione dell´incarico al consulente da parte del procuratore generale ff. Dolcino Favi i magistrati di Salerno Luigi Apicella, Gabriella Nuzzi e Dionigi Verasani scrivono: “Gli approfondimenti esperiti da questo ufficio hanno evidenziato una serie di gravi patologie. Si evidenziano, in primis, i gravi profili di illiceità inficianti il modus operandi del procuratore generale avocante, dr. Dolcino Favi, che, dopo aver illegalmente avocato a sé il procedimento c.d. Why Not, disponeva la revoca con effetto immediato dell’incarico di consulenza del dr. Genchi, sulla base di un provvedimento privo di sostanziale motivazione, né sorretto da alcun dato concreto, documentale e/o informativo, di riscontro effettivo alle asserite presunte illegittimità ascrivibili al consulente nell’espletamento del mandato e alla eccessiva onerosità delle sue prestazioni professionali” (leggi anche "Caso De Magistris: il Csm punisce Apicella, Nuzzi e Verasani. Il pericolo autonomia e indipendenza della magistratura" di Monica Centofante, ANTIMAFIADUEMILA gennaio 2009). Va infine ricordato che il Tribunale del riesame di Salerno ha confermato il 9 gennaio 2009 la piena conformitá del decreto di sequestro probatorio emesso dalla Procura salernitana allora diretta dal dott. Apicella.

Questi sono i fatti alla luce dei quali riteniamo totalmente infondate le accuse di abuso d´uffico e violazione della privay che vengono mosse dalla procura della Repubblica di Roma al dott. Genchi. Ci appelliamo pertanto al capo della Polizia dott. Manganelli che conosce personalmente la professionalitá e la correttezza dell´operato del dott. Genchi dimostrate in vent´anni di lavoro al fianco delle forze dell´ordine perchè si attivi presso i responsabili del dipartimento di P. S. al fine di revocare il provvedimento disciplinare avviato a carico del dott. Genchi. Le pressioni di alcuni esponenti politici per continuare a montare uno scandalo sul nulla giuridico sono certamente insistenti (vedi agenzie di stampa in basso), ma è necessario dare un chiaro segnale a tutti coloro che non possono assistere indifferenti alla delegittimazione ed all´aggressione degli uomini delle Istituzioni che cercano solo di poter fare il proprio dovere ed applicare la legge in modo eguale per tutti.

AGENZIE DI STAMPA DEL 10 MARZO SUL "CASO" GENCHI:
GENCHI: GASPARRI, CASO INQUIETANTE SERVE COMMISSIONE INCHIESTA (AGI) - Roma, 10 mar. - 'La relazione di Rutelli nell'Aula del Senato sullo scandalo Genchi ci parla di una vicenda inquietante. Sono stati sventrati con attivita' illecite apparati di sicurezza, servizi segreti, ambasciate, procura antimafia e Parlamento. Una mostruosa e illegale banca dati e' ancora esistente nonostante gli evidenti e reiterati reati connessi da Genchi e non solo da lui. Quali sono le responsabilita' di De Magistris? Il Capo della polizia a quali compiti ha ora adibito Genchi? Perche' non e' stato sospeso dal servizio? Come ci si puo' fidare di una magistratura che lascia ancora operare De Magistris? Le procure spesso cosi' attive nell'uso delle manette come mai non aprono le porte del carcere a chi lo merita? Occorre una Commissione di inchiesta parlamentare su questa vicenda vergognosa. Chiedo intanto a Manganelli di fare il suo dovere. Allontando stasera stessa chi va cacciato. Anche per evitere proprie responsabilita'. E spero si muova il Csm. Certe persone non possono agire tuttora nello Stato'. Lo dichiara il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.
ARCHIVIO GENCHI: CAPO POLIZIA CHIEDE INCONTRO A RUTELLI (ANSA) - ROMA, 10 MAR - Sulle vicende legate al cosiddetto archivio Genchi -il megacontenitore di dati estratti da tabulati telefonici- il capo della polizia, prefetto Antonio Manganelli, ha chiesto questa sera un incontro al presidente del Copasir Francesco Rutelli. Secondo quanto si e' appreso, con questa richiesta, il Dipartimento della pubblica sicurezza e il ministero dell'Interno intendono veder chiaro sulla regolarita' dei comportamenti tenuti da un dipendente -Gioacchino Genchi- a lungo ritenuto apprezzato consulente e perito di numerosi magistrati di varie parti d'Italia.

Nessun commento:

Posta un commento